Resoconto del laboratorio organizzato nell’ambito del progetto agri-culturale che si inserisce in quello più ampio di realizzazione del Parco Archeologico di Altino
Ieri pomeriggio si è tenuto il laboratorio “Dai cereali alla farina: una storia lunga secoli” presso il Museo e Area Archeologica di Altino.
Assieme all’archeologa Francesca Farroni abbiamo visto una macina dell’età del bronzo, abbiamo provato a macinare il grano con tecniche antiche e moderne, abbiamo setacciato la farina per ricavarne i tre tipi (integrale, tipo 2, tipo 1) che si ottengono dalla macina a pietra più i relativi cruscami.
Poi ci siamo spostati all’aperto, e passando attraverso l’area archeologica della splendida porta-approdo, siamo arrivati in Campo Rialto, dove abbiamo potuto vedere chiaramente la differenza tra le varietà che stiamo coltivando: dagli antichissimo farro Monococco e grano duro Khorasan ai più recenti grani teneri Piave e Gentil Rosso. Francesca ha spiegato che sotto al Campo Rialto un tempo sorgeva una delle zone residenziali dell’antica città di Altino. A testimoniarlo le tracce di una domus recentemente portate alla luce da un progetto di scavo dell’Università Ca’ Foscari Venezia e che ora, grazie ai nostri sistemi di agricoltura sostenibili e rispettosi del patrimonio, possono riposare tranquille, non più offese dall’aratro.
Il laboratorio fa parte di un progetto agri-culturale condotto in collaborazione con la direzione del Museo e che si inserisce nel progetto più ampio di realizzazione del Parco Archeologico di Altino: un esempio virtuoso di sinergia “pulita” tra pubblico e privato, che si è concretizzato in prima battuta con la concessione in uso agricolo dei 10 ettari di terreno di proprietà demaniale in area archeologica.