I nostri numeri, che come sempre si scrivono in cifre ma si leggono in lettere…
Se nel 2020 gli effetti a breve termine della pandemia (chiusura dei ristoranti con conseguente drastica diminuzione della richiesta di pane) ci avevano messi di fronte alla scelta se salvare l’azienda o salvare il progetto (qui il “discorso” di fine 2020), il 2021 ci ha messo di fronte ad un’altra, difficile sfida: come fare a smaltire il grano fermo in magazzino in previsione del nuovo raccolto?
Infatti, quando tutto si è fermato, nella primavera del 2020, oltre al grano che avevamo in casa (il cui consumo era destinato a diminuire) avevamo in campo il grano piantato a fine 2019, quando il Covid manco sapevamo cosa fosse.
Insomma: a gennaio 2021, ritornati dalla consueta pausa post-festività natalizie, ci siamo resi conto che avevamo in casa una quantità esagerata di grano, che la sola produzione di pane non poteva bastare a ridimensionare in tempi brevi; sicuramente non entro luglio, quando sarebbe arrivato il grano del nuovo raccolto…
Da qui una nuova scelta: liberaci del grano in eccesso conferendolo (sotto costo) al consorzio agrario, e quindi disperdendolo nel mare magnum indifferenziato del grano per “farine biscottiere” (come si usa dire nel gergo dell’industria molitoria, per distinguerle da quelle panificabili) o addirittura per uso zootecnico; oppure impegnarci in una campagna di vendita solidale che chiamasse a raccolta i nostri tanti sostenitori, a partire da quelli che negli anni ci avevano chiesto farina sentendosi dire ogni volta “no, ci spiace, ma la nostra farina ci serve per il pane”?
Ovviamente abbiamo scelto la seconda strada: sicuramente più difficile, ma in linea con il nostro progetto, le nostre idee e il nostro carattere.
La campagna People Have the Flour Power (di cui abbiamo parlato qui e qui), lanciata a fine aprile, ha avuto da subito una risposta inaspettata, travolgendoci di richieste di farina. Il Natale ha poi fatto il resto…
Nel fare il nostro consueto report annuale (che, ricordiamo, si scrive in cifre ma si legge in lettere…), partiamo allora proprio da qui, dalla farina “liberata” da fine aprile a dicembre.
11.000 i chili della nostra farina di grani antichi “liberata” con la campagna People Have the Flour Power
14.000 i chili di pane prenotato e sfornato
10.000 i chili di farina consumata per fare il Pane coraggioso e altri prodotti freschi
8.500 le pagnotte prodotte
3.000 i chili di lievito madre usato in purezza
3.100 gli ordini ricevuti tramite la nostra applicazione
50 i giorni di produzione
100 i quintali di grano raccolti nel 2021 nelle nostre terre di Trepalade
22 gli ettari di campagna gestita con i metodi dell’agricoltura organica rigenerativa, di cui 10 ettari ricevuti in concessione dal Museo Nazionale e Area archeologica di Altino nell’ambito di un progetto agri-culturale che guarda al futuro Parco archeologico
10 gli ettari attualmente coltivati a varietà antiche
6 le varietà coltivate: farro Monococco, frumento Gentil Rosso, Miscuglio 20 varietà, Miscuglio 4 varietà, frumento Piave, grano duro Khorasan
Quanto invece ai propositi per il nuovo anno… abbiate pazienza, dai: arriveranno anche quelli 😉
* Foto di Giulia Callino